Alessandro Mezzena Lona

Il primo libro l’ho comprato a 14 anni. Era “Il segreto del Bosco vecchio” di Dino Buzzati. Leggere è una delle mie grandi passioni, ancora adesso. Ho scelto di fare il giornalista, e non il professore con una Laurea in Letteratura italiana, perché credo sia il mestiere più bello del mondo. Con tanti difetti, ma molti più pregi. Per 16 anni sono stato responsabile delle pagine culturali de “il Piccolo”. E mi diverto a scrivere romanzi, pochi, come “La via oscura”, “La Morte danza in salita. Ettore Schmitz e il caso Bottecchia”. Nel 2013 ho vinto il Premio Grado Giallo Mondadori con il racconto “Non credere ai santi”.

I libri non sono mai stati, per me, soltanto splendidi oggetti di carta.
Non ascolto la musica per riempire il silenzio.
Non leggo fumetti per sfuggire alle angosce del presente.

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